La figlia di Jennifer Lopez, Emme, è non binaria. È stata la stessa popstar a introdurre, il duetto con la figlia, usando i pronomi "they/them". L'ha fatto sapere al pubblico lei stessa durante l’evento di Los Angeles, quando nel pieno del suo show, in occasione del Dodgers Foundation Blue Diamond Gala, ha chiamato sul palco la sua Emme, avuta quattordici anni fa con Marc Anthony, per un duetto mamma/figlia, presentandola al pubblico, come l....... Continua a leggere…


“Ti ricordi amore? c’eravamo andati insieme, eri piccolissimo”, sai mi è sembrato di sussurrartelo in un orecchio. Insieme per mano, tra le tue mille domande, quando ancora avevamo il più grande dei poteri, quello di poterci appartenere da vicino. Mi è sembrato di vederti, di essere con te ad ogni passo. Fiera ti ho accompagnato e fiera con te sono rientrata a casa, in quel silenzio di noi, dove ogni giorno ci ritroviamo per mano, insiem....... Continua a leggere…


Dobbiamo sempre ricordare che ciò che ripetiamo a noi stessi è ciò di cui ci convinciamo. Se pretendo di vestire i ruoli che mi sono imposti, gli atteggiamenti che mi sono suggeriti, le parole che mi dicono esser giuste, allora forse diverrò un buon replicante, un discreto esecutore, ma mai un buon me stesso. Divenire un buon me stesso, non vuol dire divenire buono per o con gli altri ad ogni costo, sollevare costanti consensi o essere alline....... Continua a leggere…


Dovremmo sempre tener presenti le vicende umane. Mi hanno emozionato moltissimo i figli. Quei figli che commossi, si fermano davanti ad una folla gremita e urlante, al termine delle esequie, sotto un solo cocente e che sembrano voler congelare quel momento per non staccarsi ulteriormente dal loro papà. Quei figli che sembrano farsi forza in quell’unione, che unendo le mani, stringendosi tra loro, sussurrano alla folla in lontananza:”grazie....... Continua a leggere…


Chiunque dica di aver appreso l’accettazione, non può avere imparato ad accogliere, se non ha appreso il lasciare andare. Se da un lato impariamo a non forzare le cose, a scorrere con esse, dall’altro riapprendiamo la curiosità della scoperta, dell’incognita e dell’allentare ogni presa. Accettare, non è mai rassegnazione, non significa subire o sopportare, accettare significa abbandonarsi a chi siamo, a quel che siamo oltre le porte de....... Continua a leggere…


Ma quanto è bella la notizia di questi giorni? 4 bimbi ritrovati sani e salvi in Colombia, dopo un incidente aereo che ha visto morire purtroppo, la loro mamma e i due piloti. Una storia incredibile davvero. I bimbi erano ormai dispersi da 40 giorni, nella jungla amazzonica. Un miracolo, come dicono tutti. Alla fine di ogni giornata di ricerca, quando scendeva la notte, gli indigeni volontari, che affiancavano nelle ricerche, i 150 militari dell....... Continua a leggere…


Troppe poche volte le donne si consentono di apprezzare davvero le altre donne, di comprenderle, di empatizzare con loro, di sostenerle davvero, di scorgere tra le righe del loro vivere senza lamentarsi mai, il bene e il dolore, la verità e il bisogno di aiuto, di maggiore dignità, di equità, di amore. Troppe poche volte le donne, sono sincere con le altre donne, questo accade perché se davvero le donne si portassero troppo sulle altre donne,....... Continua a leggere…


Disidentificarci è la chiave del cambiamento, eppure per poterlo fare dobbiamo uscire da quel desiderio di rincorsa costante che abbiamo di noi stessi. Accontentarsi è uno di questi. Quando mi accontento di quel tiepido stare meglio, sto cristallizzando una vecchia abitudine che conosco, che mi rassicura, alla quale sono abituato da tempo, nella quale mi “ritrovo” da tempo, dove costruisco l’attesa del prossimo evento sgradito, che avrà ....... Continua a leggere…


Laddove c’è obbligo , non può esserci apprendimento. John Holt è chiaro, parla dell’inefficacia dell’insegnamento non richiesto e del giudizio. Insegnare senza aver ricevuto richiesta sarebbe quindi anti pedagogico, così come il giudizio. Perché il bambino/ragazzo debba mettersi nella posizione di richiedere un insegnamento, deve essere stimolato alla curiosità. Apprendere è un viaggio naturale , dove non esiste errore ma solo tentat....... Continua a leggere…


Laddove c’è obbligo , non può esserci apprendimento. John Holt è chiaro, parla dell’inefficacia dell’insegnamento non richiesto e del giudizio. Insegnare senza aver ricevuto richiesta sarebbe quindi anti pedagogico, così come il giudizio. Perché il bambino/ragazzo debba mettersi nella posizione di richiedere un insegnamento, deve essere stimolato alla curiosità. Apprendere è un viaggio naturale , dove non esiste errore ma solo tentat....... Continua a leggere…