È nostalgia e insofferenza perché hai voglia di tornare a te, dentro te, lontano da tutte quelle voci che sentenziano e confondono. Fai le valigie allora, è tempo di tornare ma falle con calma. Porterai con te ogni contraddizione, ogni insicurezza ogni dolore,ogni sofferenza. In valigia accanto all’intimo metti il profumo della libertà e del vento. Accanto ai costumi metti la sensazione del sole sulla pelle. A destra degli abiti eleganti riponi il piacere del respiro oltre il controllo e tra le scarpe che ti fanno attraversare deciso ogni via, poni la sensazione dei piedi scalzi sulla terra bagnata dopo ogni pioggia. Ecco stai già tornando. Inarcati poi con il ventre rivolto al sole su te stesso ma solo dopo esserti piegato al tuo stesso dolore. In una sorte di perfetta danza di chiusura e apertura.
Quando ti inarchi stai già guardando il cielo, quando ti apri sei già tutt’uno con il cielo. Non reagire a chi ti vuole fermare ma ascolta il tuo cuore e prosegui. Chi ti dice che sbagli ti parla di sé. Chi ti dice che non puoi ti sta raccontando i suoi di limiti e mai i tuoi. Chi ti dice che non è giusto si è piegato al senso di vivere dei più e non ha trovato ancora il proprio. Chi ti dice che gli uomini e le donne sono tutti uguali e che l’amore è impossibile, ti sta mostrando il suo cuore imprigionato che non riesce né più a liberare, né più a far vibrare. Ecco chi ti limita in realtà, ti sta chiedendo aiuto portandoti in dono giudizio, questo può, questo sa. No, non ti sta dicendo nulla sul tuo di cuore. Il tuo compito non è quindi quello di credergli e di adeguarti, di interromperti e di limitarti, il tuo compito non è neppure quello di giudicarne limiti e paure, il tuo compito è quello di ribellarti a ciò che è comune, con la forza bizzarra del più grande dei visionari, con la forza di chi è capace di non soccombere a chi fa persino squadra con altri per zittire. Non è cattiveria la loro, è solo funzione che serve a te per trovare la più giusta spinta. Non tentare di far cambiare idea a nessuno ma mostra loro come ricredersi e come credersi. Il tuo compito dopo aver mostrato con orgoglio ogni oblio e aver teso ogni orecchio pur di ascoltare, è quello di risvegliarti a te, alla tua capacità, al tuo ardire e un giorno di ridar speranza. Hai mostrato ogni caduta, ora mostra quanto sia solo occasione e pretesto per rialzarti, così come ogni frana e ogni rovina, sono solo universo che sa riallinearsi ad un miscredente se stesso. Ecco cosa ti accade. È risveglio, è momento, il tuo. Non sei strano, non sei stupido, non sei sbagliato, sei un eletto e gli eletti “ribellandosi” alle convinzioni del mondo dopo esser stati dal mondo feriti e attaccati, il mondo possono e devono aiutarlo. Ora riporta le tue mani sul cuore mentre ripeti a te stesso: “grazie per essere tu il più folle e incredibile dei visionari” e grazie anche da parte mia, grazie per esserti assunto l’onere dell’unicitá , pur di saper essere in cammino. Tiziana

~ Tiziana Cerra

(Thanks for picture to Ikenaga Yasunari Art)

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