"il treno per Chiba è in arrivo al binario quattro...” Un treno giallo arriva scivolando alla sua banchina. Mitsuha osserva distrattamente i finestrini del treno.
D’un tratto si sente mancare il fiato.
Si alza di riflesso.
Al finestrino appena passatole davanti c’era lui.
Mitsuha comincia a correre. Il treno si ferma e lei raggiunge subito quel finestrino. Ma il treno al tramonto è affollato e non riesce a scorgere la sua figura da fuori. Il portellone si apre, emettendo un rumore che fa immaginare il respiro di un gigante. Mitsuha freme alla vista della folla stipata nel convoglio stracolmo. Si tuffa nella ressa mormorando: “permesso,” sudando dietro le ginocchia. Si sente di nuovo il fiato del gigante e il portellone si chiude. Il treno si mette in marcia. Ripetendo più volte: permesso,” Mitsuha avanza a poco a poco. E poi si ferma davanti a un ragazzo. Tutti i supinò intorno a lei svaniscono... Mitsuha ha... questa impressione. In piedi davanti a lei c’è il me di tre anni fa...

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