RISPETTO, PERCHE NON SIA DICHIARAZIONE DI GUERRA MA DICHIARAZIONE D'AMORE.


RISPETTO, PERCHE NON SIA DICHIARAZIONE DI GUERRA MA DICHIARAZIONE D'AMORE.

Il rispetto nelle dinamiche relazionali nasce in sé, comincia nel singolo individuo, nella ricerca di sé e di conseguenza nel desiderio di comprensione dell'altro.

Il rispetto é qualcosa che si eleva oltre noi, oltre l'ego.

Il rispetto viene spesso preteso, ma il rispetto nasce nella consapevolezza e quindi non può esser richiesto ma solo ricercato, intimamente risvegliato, accompagnato, accarezzato, sussurrato, generato.

Partorito con l'impegno che una madre utilizza nella gestazione di un figlio.

Il rispetto è un sentiero nel bosco del dubbio per mano all'impossibile che sa diventare speranza, non un vulcano su di una città che erutta sottomettendo il popolo.

Il rispetto non sottomette, non alza la voce, accompagna e dialoga.

Il rispetto é sostare in sé stessi , guardare al nostro cuore senza la pretesa di avanzare ad ogni costo, é riflessione e approfondimento, é strada percorsa, é rimettersi in discussione, é cuore che si spalanca alla possibilità e al credo, non è mai cuore che si solleva orgoglioso.

Il rispetto è cuore che si ferma ma che può anche cambiare percorso, se comprende che quella non é più la sua via, senza per questo però accigliarsi , sbuffare, urtarsi, guerrigliare, romper cocci o la vita armare.

Il rispetto é la misura delle cose, delle parole che si impara vivendo, strisciando, sanguinando, soffrendo, il rispetto é silenzioso e mai urlato.

Il rispetto sa andare verso l'altro perché é amore e l'amore non è mai ruvido orgoglio, l'amore sa esser solo amore.

Il rispetto é spazio silenzioso tra noi e l'altro, è cuore che chiede a se stesso come crescere senza chiudersi.

É umiltà e gentilezza che sussurra, non dignità che impera e sancisce.

Il rispetto non ha nulla a che fare con la dignità pretesa piuttosto con la preghiera .

Il rispetto é braccia che si aprono in un abbraccio, non mano che si chiude per sferrare un pugno. Il rispetto apre e non chiude.

Perché il rispetto é il riconoscimento del valore di ogni persona, di ogni singola creatura vivente e non vivente dell'universo... di ogni singola creatura.

É acqua che scorre il rispetto, non fuoco che divampa. É pioggia che cade lenta o forte ma che continua a portar nutrimento nonostante tutto, senza mai cambiar la sua natura.

Il rispetto é per sua etimologia guardare indietro non guardare avanti, verso noi, verso ciò che è stato fatto, un passo prima dell'altro, dentro al nostro cuore e verso il desiderio di comprensione dell'altro.

Il rispetto non può essere un imperativo ma un lento moto del cuore, ha a che fare con ciò che fluisce e che scorre, non con ciò che si materializza senza prima un rituale, un lavorio, uno sforzo attivo, un lento impegnarsi, adagio, adagio, sempre più adagio e ancora pazientemente adagio.

Il rispetto é gentile e paziente, il rispetto osserva , sa comprender ogni cosa, sa sentir cosa è bene ma non per questo giudica.

Troppo spesso si pensa invece il rispetto sia qualcosa da pretendere, timore da incutere, voce che si alza con arroganza e che cambia repentinamente il gioco e le carte in tavola.

Il rispetto che ha a che fare con la dignità pretesa arma il cuore, il rispetto che si sofferma su sé approfondisce, medita, non urla né pretende e dialoga, é preghiera, è amore.

Il rispetto che ha a che fare con il cuore approfondisce e cresce, il rispetto che ha a che fare con la dignità pretesa regredisce, inaridisce, crea fratture.

Il rispetto inteso come cuore che scorre come acqua e non che divampa come il fuoco, é il miracolo che manca in un mondo che da troppo tempo ormai prega di poter urlare al miracolo.

Diventare noi "il rispetto", vuol dire diventare noi il miracolo per cui il mondo prega, vuol dire cambiare noi , vuol dire non dare responsabilità all'altro della non dignità che rende insicuro e arrabbiato il nostro cuore, vuol dire erigerla dentro da soli quella dignità inamovibile, forte e regina ma anche gentile e pacata, semplice popolana.

Diventare noi "il rispetto" vuol dire diventare amore e per questo di conseguenza vuol dire cambiare il mondo affinché il mondo stesso non pretenda rispetto da nessuno ma, pretenda lui stesso per primo di diventare semplicemente amore.

Tiziana Cerra Counselor - Love Trainer

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