I DIECI PASSI DELL'AMORE ETERNO


I DIECI PASSI DELL'AMORE ETERNO

Ti amo ogni istante che scelgo di superarmi e di superare il mio piccolo io non trattenendoti ed ogni volta che invece di "convincerti", scelgo di affidarmi a chi sei e non a ciò che sento, ogni singola volta accettando il rischio che tu possa cambiare idea e che tu possa non essere tu. Non è amore ciò che le tempeste offuscano o che le onde trascinano e non é amore ciò che si infrange sulla battigia, é amore ciò che il mutare degli eventi non muta e la passione che il cavalcare del tempo non placa.

Ogni rivoluzione interiore, ci avvicina sempre di più passo dopo passo a chi e a ciò abbia un senso per noi incontrare e esistere, per noi e per la nostra vita, per il nostro perché più grande.

Tutto comincia incontrando nella gioia come nel dolore, ciò che in ogni passaggio, ci costringe a compiere come in un percorso obbligato a staffetta, il necessario per raggiungere "noi" e di conseguenza chi e cio che siamo e amiamo.

Il significato é che ogni singolo accadimento ed incontro nella nostra vita è "necessariamente" necessario, al compimento della nostra leggenda personale. Ogni accadimento ed ogni incontro ci guida verso l' "essere" di noi, capace di essere e attrarre a sé ogni cosa, in un fluire armonioso e leggero e non in un combattere faticoso e difficile.

Ad ogni singolo passo ci avviciniamo sempre più verso chi riconosciamo esistere in noi, ancora prima di saperlo "nuovamente" incontrare.

Il primo passo é comprendere che nulla risiede al di fuori di noi , neppure sofferenza e felicità e cominciare così instancabilmente a guardarci dentro e a cercare dentro noi le risposte che solo lì risiedono, alla ricerca del nostro perché e del nostro vero "appartenerci".

Il secondo passo é "seguire noi stessi", ovunque questo ci conduca, l'amore e la fiducia per noi sono elemento di rinnovamento dell'esistere che deve accadere "necessariamente".

Cosa amiamo? Cosa desideriamo? Chi siamo? Cosa detestiamo? Cosa ci ferisce? Quali sono le nostre fragilità? Perché siamo al mondo e cosa per il mondo, solo noi possiamo fare al meglio? Seguiamoci con tutto il cuore.

Il terzo passo é quello di superare la paura, attraversando tutto ciò che da lì ancora ci allontana. Non basta realizzare di desiderare o innamorarsi di qualcuno, occorre superare le nostre prigioni interiori, che dal tutto ci allontanano, le nostre paure e tutti i nostri limiti.

Il nostro vissuto ha prodotto condizionamenti significativi per ogni nostra scelta, partire da quei condizionamenti trasformandoli da zavorra in "legna da ardere" per la nostra locomotiva chiamata vita e per superarci e sperimentarci, é davvero fondamentale.

Il quarto passo é credere, trasformare quindi il dubbio in fede profonda. Andrà fatto più e più volte anche questo, ogni volta che emergerà paura o senso di inadeguatezza. Credere nel flusso naturale che genera la nostra vita e nel nostro essere perfettamente dotati, avere fede in noi ed in chi siamo, superando anche il condizionamento dei giudizi altrui nella nostra vita.

Destrutturare vecchie abitudini viziate e aprire il varco a ciò che più ci appartiene e siamo. Realizzandoci in ogni singolo campo della nostra vita , con forza, apertura e coraggio. Amandoci.

Il quinto é incontrarsi, vincendo la paura che ci allontana dall'apertura all'altro e dalla felicità. Rompendo il guscio dei limiti che ci oscurano vista, movimenti , pensieri e cuore e trasformando la rabbia di paure preconcetti , illusioni , giudizio e maldicenza che adoperiamo per ferire gli altri, aprendo la vita al mondo, alle differenze, a ciò che è sconosciuto e apparentemente distante e a qualcosa di molto più grande, capace di condurci oltre noi.

Il sesto é accogliere l'altro nella sua natura. É avvicinarci ancora di più, accogliendolo in noi e comprendendone così la vera natura. Sarà in quel momento che emergeranno le cause reciproche di allontanamento o di avvicinamento e si scioglierà ogni distanza. Come una danza tutto questo non è da evitare, serve piuttosto a creare nuovi equilibri a due, ciclicamente anche tutto questo si ripresenterà, ancora e poi ancora , avvicinamento e allontanamento, avvicinamento e allontanamento e poi ancora e ancora... il tutto spesso vestito da una sorta di gigantesca e atavica incomprensione reciproca, tutto assolutamente necessario per generare una comprensione ed una indipendenza, sempre più profonde e sempre più complici.

Ogni amore si basa sempre sulla costruzione di due individualità molto forti che hanno saputo adoperarsi per la trasformazione di ogni limite legato all'ego e alle paure. L'amore non può essere mai dipendenza. Ogni amore può solo basarsi sul non sacrificio del sé sull'altare dell'amore, ma sull'elevarsi di sé e dell'altro, sulla costruzione di una forte personalità e sull'infinita generosità e accoglienza reciproca.

Il settimo é amarlo, amarlo così com'é e non per quel che ci renderebbe apparentemente felici. Ecco che approfondendo e fortificando noi stessi, ci si paleserà dell'altro ogni singola sfaccettatura, anche quella che più punzecchierà nei nostri limiti, anche ciò che di lui non ameremo poi così semplicemente, così facilmente e senza impegnarci alla crescita nell'amore.

Ogni amore che cavalca il tempo si basa, non sul tentare di cambiare l'altro ma, sull'accettazione profonda dell'altro e sul profondo cambiamento di sé.

L'ottavo é superare le tempeste naturali che seguiranno che rinsaldano o che allontanano dipenderà solo da noi. Anche le sollecitazioni esterne sono stimolo per il migliore dei cambiamenti e per la migliore delle rivoluzioni possibili. Rafforzando noi, tutto diventa occasione, tutto diventa possibile.

Il nono é placare e disarmare il cuore, trasformando l'ego in universo, smettendo di reagire ma decidendo di "essere".
Ogni volta che reagiamo ad una sollecitazione esterna, ogni volta che reagiamo ai limiti e alle chiusure dell'altro , siamo nell'ego e non siamo nell'amore, é così che fomenteremo attaccamento e creeremo distanze, ci accartocceremo in chiusure non utili a nessuno e non saremo capaci di sperimentare l'amore.

"Ti amo ogni volta che scelgo di amarti senza costringerti ma superandomi".

Il decimo é ricominciare daccapo vita dopo vita. Promettendosi di ritrovarsi e di ricordarsi oltre ciò che é possibile ricordare, di liberarsi anche quando sarebbe più facile stringersi, ogni volta di più, ogni volta un po' di più e promettendosi che qualsiasi cosa accada pur non rammentando, pur strisciando nei propri limiti e non ricordando i brividi di ciò che si è già vissuto, capaci si sarà di saper ritornare e di cavalcare di nuovo il tempo insieme, qualsiasi, qualsiasi cosa accada, qualsiasi qualsiasi impedimento si presenti, mano nella mano senza stringersi mai e cuore nel cuore, sforzandosi di non volersi possedere mai...

Tiziana Cerra Counselor - Love Trainer

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