QUEL DUNQUE DOVUNQUE DI NOI.


QUEL DUNQUE DOVUNQUE DI NOI.

Ogni esperienza, ogni negazione, ogni caduta, ogni esclusione, ogni facile giudizio, ogni ostacolo, ogni scelta e ogni non scelta. Ogni nostra chiusura ad ogni tentativo di forzata persuasione esterna, ogni caparbietá, ogni stranezza. Ogni ritorno al cuore che prende posizione. Tutto di ciò che siamo, tutto di questa nostra identità così irriverente, caparbia e dissacrante, così capace di grandi no come di profondissimi perché. Tutto di me e di te, tutto di noi ci sospinge da immemore tempo laddove il Sole è per mano alla Luna mentre ammira le stelle. Per mano è tempo che non sente tempo, è pelle a cui non manca pelle. Noi sappiamo, noi sentiamo, noi possiamo, noi siamo. Ancora e ancora e poi ancora... e ancora. Totale e rassicurante. Puro, eterno e significante.

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