DROGA, ALCOL E DIPENDENZE COME VIA DI GUARIGIONE E NON COME VIA DI FUGA. GRAZIE A CHI DI VOI SCEGLIE QUESTA SCOMMESSA CON LA VITA PER GUARIRE E GUARIRSI.


DROGA, ALCOL E DIPENDENZE COME VIA DI GUARIGIONE E NON COME VIA DI FUGA. GRAZIE A CHI DI VOI SCEGLIE QUESTA SCOMMESSA CON LA VITA PER GUARIRE E GUARIRSI.

Se avete qualcuno che amate che ha scelto una qualsiasi dipendenza come scommessa della vita, stasera tornate a casa e ringraziatelo, abbracciatelo. Provate da stasera a cominciare con il vostro caro un processo di totale resa e fiducia. Smettete di recriminare e puntare il dito, smettete di giudicare e incolpare chi ha scelto la dipendenza, qualunque essa sia, lo ha fatto per salvare e liberare, il partner, voi stessi e sicuramente un’intera e più grande famiglia. Come voi , posteri e antenati dovrebbero essergli grati.

~ Tiziana Cerra Love Trainer

LA DIPENDENZA COME VIA ALLA TRASFORMAZIONE

[...] Sebbene la posta in gioco fosse molto alta e il prezzo della sconfitta assai oneroso, era proprio la dipendenza a creare la spinta che rendeva possibile la trasformazione personale. Questa conclusione coincideva con ciò che mi aveva detto una volta un uomo dotato di poteri medianici e di guaritore, il cui padre aveva avuto problemi di alcol. Quella persona mi aveva detto:”penso che la dipendenza offra alle persone un’occasione di bruciare molto karma in una vita sola. Ma è sempre una scommessa, perché la guarigione richiede una resa completa e costante della volontà personale a una forza superiore. È una corsia preferenziale, ma pur sempre molto rischiosa, verso lo sviluppo dell’anima. Tutte le osservazioni che ho fatto sulle persone con una sindrome da dipendenza e sul processo stesso dell’assuefazione (compresa la mia esperienza personale di dipendenza dai rapporti affettivi) mi induce a credere che quell’uomo avesse ragione, e che l’anima a volte scelga intenzionalmente la scommessa della dipendenza, perché è il mezzo più rapido e più efficace per raggiungere un fine, quello della resa, del risveglio e della trasformazione. Quando la volontà non si arrende e il malato non guarisce, resta, per le vite successive, l’opzione di altri cicli di guarigione più graduali e meno drastici. Oppure l’anima può tentare più e più volte la scommessa con la dipendenza alzando la posta in ogni vita successiva e aumentando la pressione, fino a quando si verifica la resa. Forse è per questo che a volte gli alcolizzati e i drogati la cui guarigione è più spettacolare sono quelli che in passato , quando bevevano e usavano stupefacenti, hanno toccato i limiti più estremi. In presenza di alcune persone si ha l’impressione che la loro sia “una resurrezione alla luce” dopo anni, o anche vite intere, di oscurità. E l’unica cosa che è servita a dare una svolta alla loto vita è stata la resa completa e totale della loro volontà a una Forza Superiore. Non c’è da stupirsi che coniugi, figli, genitori, consulenti, ministri di culto, vigilatori e amici benintenzionati, malgrado tutti i loro sforzi non riescano a impedire che il drogato continui a fare uso di stupefacenti. Nessuno può operare la resa della volontà per conto di un altro, quindi nessuno può procurare la guarigione di un altro. Anzi, quelli di noi che vogliono provarci indubbiamente avrebbero bisogno di esercitarsi loro stessi alla resa. [...] Le sindromi da dipendenza costituiscono quindi una delle vie più potenti ed efficaci per raggiungere una trasformazione diffusa, in quanto coinvolgono l’intera famiglia, tutti i componenti della quale debbono guarire, ciascuno subendo una trasformazione.

Dr Robin Norwood

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