QUANDO GLI ANGELI FANNO PACE CON IL TEMPO, DIMENTICANO I LORO ANNI MA RICORDANO FINALMENTE DI AVERE LE ALI. (Un giorno non per caso, Incontri come universo...)


QUANDO GLI ANGELI FANNO PACE CON IL TEMPO, DIMENTICANO I LORO ANNI MA RICORDANO FINALMENTE DI AVERE LE ALI.  (Un giorno non per caso, Incontri come universo...)

Ero a pranzo fuori, in un luogo lontano da casa, l’universo mi aveva portata lì, ora lo so. Quando alla finestra di fronte al Dehor vediamo sbucare un signore molto anziano, che dopo aver lanciato una chitarra vecchia e dei vestiti nel vuoto, si siede sul davanzale.

Mentre in molti accorriamo e tentiamo di parlargli, attendendo l’arrivo dei soccorsi...

ME: cosa ci fai sulla finestra è meglio entrare dentro?
ANTONIO: voglio volare...
ME: è meraviglioso ma è un po’ pericoloso come ti chiami...
ANTONIO: (ci pensa un po’ e...) mi chiamo Antonio...
ANTONIO: tu come ti chiami?
ME: io sono Tiziana
ME: quanti anni hai Antonio?
ANTONIO: una cinquantina ottantina...
ME: bene Antonio sono felice di incontrarti, grazie...
(Antonio sorride e gli si illuminano gli occhi e mi dice...)
ANTONIO: mi piace come sorridi vuol dire che hai capito il mondo.
ME: anche tu lo hai capito Antonio, si vede dagli occhi...
ANTONIO: bisogna essere buoni, onesti e pagare l’affitto...
ME: hai ragione certo è molto importante ciò che dici, grazie , ora metti per favore dentro la coperta Antonio e rientra in casa...
ANTONIO: no la butto per terra, così se sbaglio a volare cado sulla coperta... grazie che mi sorridi...
ME: grazie a te Antonio
(Arriva un poliziotto con un cuore incredibile mentre parliamo e gli dice)
POLIZIOTTO: non puoi volare non hai le ali...
ANTONIO: ...e quanto saranno... saranno due metri... ce la faccio...
POLIZIOTTO: no Antonio rientra dentro...
ANTONIO: Allora prendo le sedie per tutti e ci sediamo tutti insieme ...

Dopo l’arrivo di polizia, ambulanza, vigili urbani , pompieri, Antonio sembra più sereno mi guarda e mi sorride dalla finestra.

Poco prima un giovane neanche 18enne che fa parkour si arrampica entra dalla finestra e ferma Antonio, allontanandolo dal vuoto e spostando tutte le sedie lontano da lui ed inizia a cercare per lui le chiavi di casa, perché Antonio è rimasto chiuso dentro e non trova più le chiavi per aprire la porta e uscire.

Antonio si sporge ancora alla finestra sorridendo.

Ora casa sua e piena di persone e forse mi dici, questo era il desiderio vero di Antonio...

Antonio è ancora alla finestra vuole ancora parlare con chi è sotto al suo davanzale, per un giorno sta riempiendo quel vuoto che forse ad una certa età si sente nel cuore.

Faccio per allontanarmi, una donna anziana mi si avvicina e commossa mi dice “mi ha commosso incontrarti, mi sembri mia figlia Serenella”, io l’abbraccio e mi commuovo con lei, mentre ringrazio per tutti questi incontri incredibili.

Antonio ora è al sicuro, continuo a guardarlo e gli faccio ciao con la mano , un poliziotto gli dice, “la signorina ti saluta” Antonio si gira mi saluta e mi manda un bacio con la mano...

Forse non ha le ali Antonio ma ha la grande consapevolezza di essere un angelo.

Antonio non lo sa ma grazie a lui ho fatto pace con qualcosa anche io. Anche la mia vita oggi , grazie a lui ha fatto switch e per mille incredibili connessioni mie mie...

Antonio ha insegnato inoltre a tutti noi un sacco di cose, mentre agenti, pompieri e medici del 118 gli vanno incontro per aiutarlo.

Antonio ci ha insegnato che si può invecchiare ma forse non si dovrebbe invecchiare da soli e forse non si dovrebbe smettere di credere che un giorno, con un po’ più di coraggio e con qualcuno capace di sorriderci come il nostro cuore desidera, con un sogno nel cuore e con una piccola copertina di lana da lanciare sul mondo, tutti nessuno escluso, anche noi, possiamo imparare a volare.

Grazie Antonio
Tiziana

COMMENTI


Aggiungi un commento (tutti i campi obbligatori)



Nome e Cognome
Email
Titolo
Commento