Ci insegnano a ricercare il dolore di ogni vita nel bimbo che siamo stati, inasprendo così, ancor di più, tutto ciò che in giovane età ci ha attraversati. La verità è un’altra. Ogni rinascita porta con sé valige di vissuti che appartengono a noi e alla nostra discendenza. I non detti familiari, volti a proteggerci, divengono spesso ostacolo alla liberazione dalle sofferenze familiari, che in un modo o nell’altro coinvolgono ogni membro dell’albero. La felicità è una zona neutra dove dobbiamo imparare a portarci. Una volta che abbiamo compreso che la famiglia con i suoi conflitti e i suoi agiti, non è il luogo dove il dolore nasce ma quello dove il dolore emerge e facendosi visibile, si esprime per essere trasformato in occasione, siamo sulla via della guarigione.
tizianacerra.com

Foto Luis Eusébio, unsplash

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