Accade di ritrovarsi in situazioni che confutiamo, sparigliamo, disturbiamo. Ed ecco che il nostro impenitente giudizio faccia capolino ancor prima di quello altrui a sentenziare “il nostro cattivo operato”. Quando accade sarebbe importante ricordare che in quel luogo così come stiamo, così come siamo, ancor prima di definire chi sono gli altri, stiamo riconoscendo i nostri si, i nostri no, noi stessi e la nostra direzione. La differenza la farà sempre il non giudicare chi ci ruota intorno. Se restiamo sull’ascolto profondo di noi e dei nostri perché senza per questo pretendere di dire degli altri, tutto andrà bene, tutto sarà semplicemente strada.

Tiziana Cerra

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