AMARE TROPPO È AMARE MENO


AMARE TROPPO È AMARE MENO

AMARE TROPPO È AMARE MENO

Una donna non può essere un’infermiera, una sorella o una seconda madre per un uomo e questo non dovremmo dimenticarlo mai. Nessun uomo vorrebbe accanto il surrogato di una badante ma solo l’equivalente di una donna completa, piena di identità e di dignità. Forte e innamorata si ma anche sempre pronta ad andarsene laddove non ritrovasse più se stessa.

Perché continui quindi a volerlo salvare?

L’amore è amore quando restituisce, quando restituisce a se e ai vortici della propria vita. L’amore non risolve, non aggiusta e soprattutto non si sostituisce. L’amore protegge stando accanto ma non troppo accanto e spesso l’amore scopre di amare davvero quando trova la forza di andare.

É quel sottile ma decisivo passaggio tra capire e sentire, tra volere e lasciare accadere. È così l’accompagnare a sentire ...ed è smettere di tentare di far si che l’altro capisca. Desiderare che un partner comprenda è il primo gesto di egocentrismo e di disamore ed è il primo modo per far si che l’altro si difenda da noi.

È solo nel sentire che noi possiamo mutare le nostre reazioni emotive, le nostre reazioni comportamentali e come effetto finale, mutare la nostra comprensione delle cose e conseguentemente la risposta ambientale, al nostro nuovo vibrare.

Aprire un varco verso il sentire è l’unico modo per avviare un cambiamento. Cambiare è un percorso emozionale e mai mentale, è un processo esistenziale. È passare attraverso un processo di scoperta insieme al partner. Amare è avere la grande capacità di non forzare mai ma solo di condurre, come in una lenta e amorevole danza, talvolta vicini, talvolta lontani, talvolta vicini, talvolta lontani...

Ogni cosa che ha senso che accada, tutto ciò che ha a che fare con la vita e l’evolvere, accade da dentro a fuori. È dentro che si trova la forza, la motivazione e l’origine. Nessuno potrà mai cambiare nemmeno per amore ma può accadere se si tratta di amore vero, che qualcuno senta di voler davvero divenire un essere umano migliore e trovare a quel punto, dentro sé stesso, tutto ciò che occorre perché accada.

Le ferite delle cadute evitate non trovano guarigione mai, ecco perché se ti sostituisci al tuo partner sottraendolo alla sua lotta, non solo lo stai privando della strada necessaria che conduce alla sua leggenda personale felice ma stai anche privando chi dici di amare, della sua unica possibilità di guarire da se stesso.

Possiamo desiderare di sovvertire ogni cosa perché siamo immensamente amati e per qualcuno che amandoci ci faccia provare cose che non abbiamo mai provato e percepire vite che avevamo dimenticato ma la guarigione dall’impossibile, il risveglio a chi davvero siamo da sempre e la capacità di spezzare incantesimi di maghi e stregoni cattivi, sa avvenire solo quando indefinibilmente e sopra ogni altra cosa siamo noi stessi ad amare e a ritrovare in noi quell’amore raccontato solo nelle favole.

Tiziana Cerra

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