Ogni paura contiene in se l’elemento della risoluzione e della volontà. Occorre però trasformare ciò che frena, probabilmente il timore del risultato. Abbiamo spinto in fondo nascondendolo un dolore che fatichiamo a chiamare per nome e che ogni tanto emerge per ricordarci che chiede balsamo e sollievo. In realtà ciò che desideri così tanto e credi così fortemente di volere, è anche ciò che più temi e al ripetersi di ogni esperienza conosciuta che fa eco in quel dolore, dismetti l’intenzione e spingi verso la distruzione o la fuga. Ciò che hai spinto nell’inconscio nascondendolo, chiede ora di emergere e nell’inconscio stesso vi è già anche la possibilità di imparare a direzionare i desideri, trasformando. Guarda bene questa situazione su confusione e infelicità. Guardala come se guardassi tutto dall’esterno. Il tuo partner, quel risultato professionale agognato, ciò che credi di desiderare. Cosa in questa situazione credi possa spaventarti? Limitarti? Frenarti? Non è pensare è sentire. Cosa nella persona che credi di amare fa emergere in te dubbio e desiderio di allontanamento. Voler vedere è già accompagnarsi a guarire e intenzionalizzare ogni respiro e realizzare.

Tiziana Cerra

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