LA CHIUSURA DEI CERCHI PER UN NUOVO DESTINO UN INCONTRO DEL PASSATO È SPESSO UN INCONTRO CON SE STESSI.


LA CHIUSURA DEI CERCHI PER UN NUOVO DESTINO UN INCONTRO DEL PASSATO È SPESSO UN INCONTRO CON SE STESSI.

LA CHIUSURA DEI CERCHI PER UN NUOVO DESTINO, UN INCONTRO DEL PASSATO È SPESSO UN INCONTRO CON SE STESSI.

Il tempo ci riporta immancabilmente laddove siamo già stati ed è così che ogni scenario destinico può variare, in quel luogo, in quella situazione, con quella precisa persona possiamo sentire d’un tratto di dover rimestare i dadi decidendo magari di essere grati quando non lo eravamo stati, di essere amorevoli quando non ne eravamo capaci, di scegliere l’apprezzamento quando abbiamo scelto la distanza, di essere saggi quando siamo stati stupidi. Di essere coraggiosi quando magari abbiamo avuto paura.

Abbiamo camminato nel frattempo milioni di passi ed un vecchio incontro può tenderci la mano o porgerci una spalla per ridonarci un pezzo di noi, quello più giusto che ci occorre qui e ora per ancora proseguire.

E non perché qualcosa sia stato errore ma perché come in una sliding door tutto varia se impariamo da chi siamo stati, per mano a chi siamo davvero potuti diventare, grazie proprio al nostro passato, oggi.

Può anche essere una situazione apparentemente nuova e con nuovi attori a riportarci indietro, una situazione dove l’assonanza però di nomi conosciuti, circostanze, paesaggi , suoni, odori o altro ci spingono ad un viaggio “fin nel profondo di noi” laggiù proprio nel passato.

Gli occhi di qualcuno che ci scrutavano con purezza e amore che in un momento di disamore ci accarezzano la vita, ci riscaldano e ci risvegliano di noi.

Oppure il desiderio improvviso di ascoltare una voce o di allungare una mano. Di risentire un odore o un profumo, o di sollevare semplicemente uno sguardo, o riascoltare un accento, di raccogliere un sorriso o meglio ancora donarlo.

Se solo non avessimo avuto paura, se solo non avessimo avuto tanta paura... eppure era della paura che avevamo bisogno per “essere” e divenire chi siamo...

Se solo gli esseri umani sapessero l’importanza che può avere il fare una telefonata, correre sotto un balcone o rischiare un incontro del passato, magari solo per dire un “grazie” o, “scusami”, “non avevo compreso”, “ho sbagliato” o qualsiasi altra cosa possa venirci in mente per fare ammenda o liberare il cuore e non sempre solo il nostro. Non per ritornare al passato, non per riprendere spazio o pretendere ragioni ma magari solo per chiudere cerchi.

Per tornare indietro anche di un solo istante o di vent’anni, perché la vita col tempo acquisisce consapevolezza e quando diveniamo consapevoli tutto può variare.

Allora spingersi indietro si può, ma per catapultarci in avanti, ancora di più, ancora più in alto, in un volo più libero e mai provato, in un volo che da sempre avremmo potuto volare se solo non avessimo scelto di piegarci e di strisciare, per poter però imparare...

Al mio prezioso Compagno di viaggio, di oggi, grazie, per non essersi mai spinto così troppo distante, tanto da non consentirmi il viaggio andata e ritorno che mi serviva per ricordare chi sono sempre stata, anche quando ancora non mi sapevo.

Il bene accompagna lontano ed il tuo mi accompagna a vivere.

Tiziana Cerra

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