Ti chiedo di rimanere immobile in questo sentire che parte dalla pancia e ti attraversa il cuore. Immobile non è non fare ma attraversare. Il respiro è l’anello di congiunzione con l’azione che saprà seguire. L’anelito di vento che saprà risvegliare.
Non c’è disunità tra il rimanere fermi accettando e compiere il salto del cambiamento. Il primo è solo l’anticipazione dell’altro. In questo silenzio immobile vi è scelta, consapevolezza, amore, viaggio e arrivo. Appartenersi è assenza di rumore, vuoto e introiezione. Ti tocca ciò che sai diventare. È risveglio se saprai non giudicare non solo gli altri ma soprattutto te stesso.
Fidati, crediti, respirati.

Tiziana Cerra

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