CIELI DI DRAGHI, MAR DI SIRENE, FATE E FOLLETTI, UOMINI E DONNE IN CATENE, SE RICONOSCERVI VORRETE SAPERE CHE FAVOLE E AMORE SI FACCIAN PREGHIERE.


CIELI DI DRAGHI, MAR DI SIRENE, FATE E FOLLETTI, UOMINI E DONNE IN CATENE, SE RICONOSCERVI VORRETE SAPERE CHE FAVOLE E AMORE SI FACCIAN PREGHIERE.

Durante il mio peregrinare
trovai di lui ovunque,
tra le pieghe di ogni sentire,
tra i sapori di ogni ricordare,
tra i motivi per cui avanzare,
tra i perché da non dimenticare.
Cucito tra le mie vesti umili o sfarzose,
nelle carni al vento,
nel mio canto senza tempo,
in ogni ricordare del mio cuore
nei secoli triste o contento.
Sotto il sole cocente a valle
o tra le tempeste
negli oceani dimenticati da Dio.
Avanzava con me.
Indietreggiava con me.
Si fermava con me
ma soprattutto
si accasciava in terra per me,
a raccogliere il mio tempo
ad attendere il mio senso.
Il suo incedere lasciava il passo al mio
sempre
in guerra come in pace,
In terra o laddove il corpo giace.
I suoi dubbi invitavano le mie certezze a parlare.
I suoi nascondimenti me a cercare,
a sapere non dimenticare.
I suoi dolori a guarirmi per saperlo abbracciare.
Esistono storie che non si possono dire,
perse come il credere che nessuno osa,
necessarie come il respiro che nessuno posa.
Forti come il vento di tempesta in porto.
Tiepide come sabbia quando il cielo riposa e il mondo è assorto.
Preziose come l’acqua tra i deserti di sale.
Magiche come canti di sirene,
durante le onde alte in mare.
Piccole e incantate come folletti scalzi
ma operosi.
Candide come neve,
forti come fiele.
Chiuse dietro porte di peltro a guardare,
streghe bianche con le loro magiche mani a disegnare.
Addentro come ferite ottuse e si profonde,
cristallizzate come ciò che nessun mago confonde.
Incantesimi lontani per mano al sospirare,
bianche come la neve che si posa a rallentare.
Il mondo di loro tace per paura dice,
le fate e i draghi le proteggono,
ispirando Dante e Beatrice.
Io di notte al cielo lo sguardo alzo.
È a lui che chiedo lumi e domando:
“Perché troppi innamorati non si riconoscono vicini?”
Ogni singola notte il cielo rabbuiandosi raduna
ogni stella e inizia a raccontare franco:

“Ciò che ispira il mondo è ciò che il mondo non osa, ciò che vive tra le carni di chi sogna ma non osa. Io da quassù prego e talvolta ogni magia mando, perché se anche vita dopo vita invio gli innamorati ogni volta accanto, so bene che sull’amor solo le anime coraggiose han comando”.

~ Tiziana Cerra Love Trainer

http://www.tizianacerra.com/lovetrainer.php?id=709

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