PAURA COME OCCASIONE E NON COME ZAVORRA


PAURA COME OCCASIONE E NON COME ZAVORRA

Tutto viene limitato dalla paura, tutto riconduce alla paura. Ogni comportamento umano ha alla base di ogni azione la paura. Nell'atteggiamento di chi avete di fronte questo dovete imparare a considerare sempre, l'elemento paura, sostituendolo alla convinzione che l'altro voglia ferirvi.

L'altro fa quello che può sempre, ognuno di noi può fare sempre e solo quello che può e non quello che vuole.

Nell'elemento paura come nel conflitto bisogna imparare a sostarci almeno per un po', mentre la tendenza umana è quella di adoperarsi fino allo sfinimento per uscirne in fretta. Abbiamo paura di rimanere nella paura, questo è l'errore, bisogna viverla e accogliere chi accanto a noi , la sta vivendo, magari allontanandosi, magari alzando un muro.

Non importa le intenzioni che avete voi, importa la paura che si vive dall'altra parte.

La paura non è sempre terrore per paura di qualcosa che davvero esiste, spesso è "timore di non so che cosa", di qualcosa nascosto così tanto nel profondo da essere subdolo e invisibile ma, che immobilizza o spinge via .

Ricordatevi non importa voi riusciate o meno a giustificarla , importa che l'altro la provi, magari travestita da qualcos'altro ma, è paura.

Sostare nella paura vuol dire dare il tempo all'altro di elaborarla e di viverla fino in fondo, rispettandone e attraversandone ogni dinamica, quindi, a nulla serviranno le vostre migliori intenzioni o la vostra voglia di spiegare , sventolando bandiera bianca e alzando le mani, salendo sull'Annapurna che "siete giunti in pace".

Tacete, fermatevi, bloccatevi, incastratevi i pollici alla cintura dei jeans, smettete di scrivergli , smettete di tormentare l'altro.

Le parole così come le vostre migliori intenzioni, non arriveranno. Non ora.

Lasciate che tutto scorra, attraversate la sua paura insieme a lui o a lei per mano, da lontano, in silenzio, attraversate l' insicurezza che questo produce in voi, il senso di disagio e ogni frustrazione che vi genera, ma per favore non forzate le altrui risposte in modo affrettato e ansioso.

Non siate richiedenti , dall'altra parte è probabile non siano pronti neppure ad ascoltarvi, semplicemente accogliete, darete all'altro la possibilità di trasformare la paura e a voi di superare ciò che credete essere un'incomprensione o chissà cosa, rafforzandovi e spalancando il cuore.

Amate anche questo momento, questa insicurezza, quello che sta accadendo dall'altra parte e in voi. Va tutto bene, nulla cambia, a meno che il cambiamento non avvenga in voi.

Vi arrabbiereste mai per qualsivoglia reazione di un bambino spaventato? Pensereste mai a voi e al male che il bambino vi sta facendo con questo o quel comportamento ? Al disagio che vi crea? Bene , siccome conosciamo la risposta allora, non fatelo ora, non arrabbiatevi con chi avete di fronte.

Disarmate il cuore e godetevi semplicemente il viaggio , semplificando a voi e all'altro questo momento difficile che è solo strada.

Potrete prenderlo/la per mano in silenzio o spingere l'altro ad allontanarsi ancor di più insistendo.
A voi la scelta.

Lasciate scorrere, lasciate andare e continuate come se fosse partito per un viaggio e non poteste sentirlo a migliorare e ad amare voi stessi e ad arricchire la vostra vita.

Il tempo saprà fare ciò che deve , ciò che è giusto che sia, mentre voi, si proprio voi, starete davvero facendo tutto il resto, il vero miracolo.

Tiziana Cerra Counselor - Love Trainer

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