QUELLO DI CUI ABBIAMO BISOGNO È QUALCUNO DA CUI TORNARE CHE ABBIA PAZIENZA E CHE INTONI L’UNICO CANTO CHE CI PUÒ RISVEGLIARE.


QUELLO DI CUI ABBIAMO BISOGNO È QUALCUNO DA CUI TORNARE CHE ABBIA PAZIENZA E CHE INTONI L’UNICO CANTO CHE CI PUÒ RISVEGLIARE.

Siamo già stati per mano in questa terra. Nei deserti aspri di sole e nelle paludi spaventose di fango altrove, senza respiro né cuore, senza nessun aiuto ma per mano e d’amore. Abbiamo già attraversato venti e praterie, sentieri e torrenti impervi, passanti angusti a piedi e a cavallo, madidi di pioggia e provati dal freddo ma forti di ciò che solo per noi vale e conta. Abbiamo già legato vele e sciolto secoli di vissuti per mano e per mano ancora, a noi e ai nostri progenitori. Abbiamo riso e pianto sotto cieli impenitenti e severi. Abbiamo disprezzato e amato, per divenire ed essere, per ricordare e ritrovare la via. Abbiamo inseguito “perché” più grandi e pensieri talvolta piccoli piccoli. Abbiamo aspettato in riva al fiume e per mano al tempo attese senza fiato e avanzato tra rovinose guerre con mani e volti rigati di dolore , polvere e speranza. Ho asciugato la tua fronte dedicandomi a te più e più volte, hai fermato lo scorrere del mio sangue salvandomi me più e più volte. Rinasco per ricordarmi ed aiutarti, rinasci per non perdermi e soccorrermi. Ci hanno separato genti e miraggi, illusioni e paure, pensieri che non lasciavano spazio al sentire per dolori che dominavano e ricordi che dilaniavano. Tempeste e uragani. Incantesimi di streghe e stregoni. Fandonie di maghi e cialtroni. Ed in ogni labirinto della confusione non era mai troppo comprendere, era solo avanzare senza capire. Era tornare e ritornare. È lì per mano a quel tempo che ora sussurra e dice perché amato e compreso, guarito e respirato. Abbracciato. Lá il seguire che non importa ed il perché di questo eterno fianco a fianco camminare. Sei dietro a quella enorme finestra, ti vedo ma sono io che non so tornare. Nel buio avanzo e mi soffermo con altri a giocare a parlare, a dimenticare. Ho lunghi capelli neri e il fare di chi si tace e non si dice ciò che il cuore non osa raccontare. Perché se tornare è ogni volta laddove non importa sapere, ostacolato da mostri e vampiri, ogni vita ci insegna che essere noi è smettere di avere paura. Perché se il dove non ci è dato sapere ed è deciso dal divin imparare, il con chi è voluto da tutti i draghi del passato non passato e da tutti gli Dei che smuovono la Terra, il tempo e l’infinito eco del mare.

~ Tiziana Cerra Love Trainer

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