UN LENTO BUONGIORNO MA INTENSO COME IL RESPIRO CHE SPINGE IL CUORE


UN LENTO BUONGIORNO MA INTENSO COME IL RESPIRO CHE SPINGE IL CUORE

UN LENTO BUONGIORNO MA INTENSO COME IL RESPIRO CHE SPINGE IL CUORE

Io penso forte mentre vivo un tempo senza tempo.

Io corro forte mentre vivo un luogo senza spazio.

Io amo in modo potente mentre vivo una vita senza ancore, senza freno.

L’angolo in cucina nel quale al mattino accolgo me stessa è piccolo, come piccoli si diventa quando si ha bisogno di essere accolti.

Non perché piccola sia la casa ma perché qui, ho imparato a cercare i miei angoli del cuore, quelli piccoli piccoli, come me a volte...

Penso a me stamattina, che oggi sono il risultato di chi, negli ultimi anni è riuscita ad uscire dai margini. Se mi cercate ora vivo e disegno fuori.

Mi convinco ogni giorno di più che a parlare di sé e di quando ce la si fa e ce la si fa davvero, si incentivino gli altri a tirare fuori un po’ più di coraggio spesso dormiente e lì dimenticato, a sognare paesaggi che troppi credono di non poter mai raggiungere, a sentire il cuore che batte forte forte come di fronte alla più grande delle emozioni, quando invece lo si pensa ormai a dormire.

Scrivere è pensare ad alta voce, é tirare fuori anche ciò che normalmente lasci fuori dal pensiero, il tuo.

È un pó come quando rimani fuori casa e rifletti su ciò che hai lasciato dentro, sostando per un po’ davanti a quella chiusa porta.

Scrivere è il senso dell’amore profondo, che da sentimento attraverso la penna, trova il coraggio attraverso l’apnea di perdersi tra la folla ma solo per ritrovarsi davvero e per farsi storia.

I miei lunghi capelli scuri, il braccio sinistro incastrato sotto la chioma che poggia sul tavolo nero mentre la mano si apre perdendosi tra i capelli e reggendo la testa mentre sfoglio un libro che amo, un libro che immensamente, immensamente amo.

Ecco io sono proprio così al mattino, arruffata dal sonno, incastrata nel sogno, una che sa svegliarsi ma solo lentamente con calma e dopo il secondo caffè.

Una che si alza un’ora prima per uscire di casa mezz’ora dopo.

Seduta come sempre in modo mai del tutto formale comincio la mia giornata, la gamba destra piegata ed io seduta sul mio piede destro mentre il sinistro punta sulla seduta.

Fuori dalla finestra il freddo da già il buongiorno al giorno ed io mi accingo a versare il caffè nel mio shake di soya.

Penso a come mi sento , penso che questi siano stati giorni meravigliosamente intensi.

Il risultato del mio “a lungo viaggiare”. Non il risultato di quando si arriva ma il risultato di chi ha imparato ad amare immensamente il viaggio.

Una gioia assoluta ha cominciato a fare capolino durante ogni istante delle mie giornate, durante ogni singolo istante.

Sono fatta di assoluti mi dico, di eccessi che strabordano sempre un po’ da me, oltre me, chi mi vive lo sa, chi mi respira lo vede.

Vivo forte, gioco con audacia, corro anche da seduta non perché abbia fretta ma per mordere la vita e il bello che mi circonda, rido delle cose più semplici senza sosta e amo di più perché amo senza mai misura.

Porto una mano sul cuore prima di andare a fare la doccia, quasi nel gesto spontaneo di accarezzare il calore della notte che ancora respira su di me e su ciò che nel mio cuore vive e respira. Proteggo senza proteggere, vivendo la gioia senza però volerla più stringere.

É che dobbiamo sempre accarezzare ma lasciando andare, per sapere davvero lasciarci andare.

Buongiorno da questo giorno che con me, così come sono, sa cominciare. Tiziana

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