SOLE E SALE COME ORA SOLO SUO E IL MARE


SOLE E SALE COME ORA SOLO SUO E IL MARE

Aveva mani piene di cose un tempo, ora tra le mani ha semplicemente il suo sentire e la forza di chi è sempre stata ma non credeva di essere.

Tutto ciò che portava era “cosa” pesava sulle sue spalle, al suo cuore, come alla sua anima, come la più ingombrante delle zavorre.

Ogni tanto la intravedevo a mollare gli ormeggi mentre la sua barca prendeva il largo, lontano ma poco dopo era di nuovo lì, sul pontile, ferme a guardare l’orizzonte, arresa a quel suo “dover tornare”.

Un puntino nell’infinito mare, ecco cosa si sentiva ma un puntino con ancora la ferma tenacia di chi non si arrende, di chi non sa mollare, di chi da qualche parte sa di dover tornare.

Viveva distrutta, distratta, non sapeva da cosa ma era confusa, il suo corpo in un luogo la sua vita altrove.

Accade così, ci si anestetizza a ciò che fa male prima di capire che lo devi lasciare andare, è la convinzione più animale di ogni essere umano, un’appartenenza così profonda da non riuscire a rinunciare.

È che uno d’un tratto deve poterlo urlare al mondo di non esser mai stato chi è sempre sembrato, è che ognuno ha il diritto della nudità di fronte allo specchio di ogni giorno e agli occhi di chi ancora curioso “guarda”.

Ora la guardo è lì ma un po’ più vicina, dorme serena, finalmente nuda e fiera, mi commuovo a pensare che non si era mai sentita così profondamente sua, così come si è riscoperta dopo essersi smarrita, dopo aver vagato, dopo aver creduto di essere di tutti tranne che di sé stessa, dopo essersi completamente persa.

La intravedo di nuovo ora, è qui a mollare gli ormeggi.

A quel pontile non dovrà più fare rientro, a quel pontile tornerà solo dopo ogni suo viaggiare, solo per ristorarsi, solo per non dimenticare , solo per saper ogni volta “sapere andare”, sempre un po’ più vicino, sempre un po’ più “coraggiosa verso”.

Lontano dall’odore acre di quel fermo pensare, di quel doloroso “sostare” e sempre un po’ più verso ciò che aveva pensato di non amare, l’odore del sole e del sale, il profumo conosciuto e familiare dell’ora solo suo mare.

(A mio fratello Claudio Cerra, Steward, Skipper, Bodhisattva, tanto coraggioso quanto folle del mare quanto del cuore. “ Mi ispira navigare al largo con te per cielo o per mare. Grazie. Love you!”)

Tiziana Cerra Love Trainer
MASTER COUNSELOR
FORMATORE IN DINAMICHE RELAZIONALI
Specializzato in CAMBIAMENTO STRATEGICO nelle SEPARAZIONI 
e nelle DIPENDENZE AFFETTIVE
(Consulente non medico)

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