Quest’anno anche io come molti di voi mi sono ritrovata a Natale lontana dai miei genitori. In questo spazio di tempo e lontananza sono avvenute tante cose, molte che hanno fatto bene al cuore e molte che ne hanno ricordato ogni preziosa fragilità. Mia madre si è recata in riva al mare un mattino all’alba, nei giorni prima del Natale nel paese dove vive, racconta che le è stato portato in dono un presepe dalle onde che lei ha ricomposto. Mia madre è un’artista del sentire, trasforma ciò che viene scartato in piccoli tesori silenziosi da sempre e con le sue favole continua a ricordarmi il senso e dove ciò che percepiamo ci può condurre. Questo presepe fatto di legna riportata a riva e adagiata sulla spiaggia dal mare, è il suo, se vi va potete votarlo. Un voto, se vorrete, a ciò che si può vedere col cuore. Un presepe che è un po’ dono del mare e un po’ preziosa onda in un momento che lascia solchi e chiede a tutti di coltivare gentilezza e speranza, in un istante dove anche il vento ci accarezza, spingendoci un po’ più vicino a chi è lontano. Sono orgogliosa del tuo cuore mamma. Tiziana

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