Vieni siediti qui di fronte a me. Lasciati scrutare negli occhi, laggiù in profondità, oltre. Il tuo dolore è il mio. Lo senti? il mio, è il tuo. Quel bambino confuso sono io. Quel che di te mi ferisce in me va incluso, ciò che di me in te fa eco e tutto, tutto ci ricorda che siamo anime per mano da sempre. Ciò che di me detesti e ciò che in me ami sono uno, come noi. Fratello, amico, amante, padre, sorella, madre, figlio o tutto ciò che sei o sei stato dall’eterno tempo e ciò che di noi resta, sempre. Uniti o in lotta, insieme o divisi ma mai, mai, mai invano.

Tiziana Cerra

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